Purgatorio: Canto XXV

Ora era onde 'l salir non volea storpio;
che' 'l sole avea il cerchio di merigge
lasciato al Tauro e la notte a lo Scorpio:

per che, come fa l'uom che non s'affigge
ma vassi a la via sua, che che li appaia,
se di bisogno stimolo il trafigge,

cosi` intrammo noi per la callaia,
uno innanzi altro prendendo la scala
che per artezza i salitor dispaia.

E quale il cicognin che leva l'ala
per voglia di volare, e non s'attenta
d'abbandonar lo nido, e giu` la cala;

Purgatorio: Canto XXIV

Ne' 'l dir l'andar, ne' l'andar lui piu` lento
facea, ma ragionando andavam forte,
si` come nave pinta da buon vento;

e l'ombre, che parean cose rimorte,
per le fosse de li occhi ammirazione
traean di me, di mio vivere accorte.

E io, continuando al mio sermone,
dissi: che non farebbe, per altrui cagione.

Ma dimmi, se tu sai, dov'e` Piccarda;
dimmi s'io veggio da notar persona
tra questa gente che si` mi riguarda>>.

non so qual fosse piu`, triunfa lieta

Purgatorio: Canto XXIII

Mentre che li occhi per la fronda verde
ficcava io si` come far suole
chi dietro a li uccellin sua vita perde,

lo piu` che padre mi dicea: vienne oramai, che' 'l tempo che n'e` imposto
piu` utilmente compartir si vuole>>.

Io volsi 'l viso, e 'l passo non men tosto,
appresso i savi, che parlavan sie,
che l'andar mi facean di nullo costo.

Ed ecco piangere e cantar s'udie
'Labia mea, Domine' per modo
tal, che diletto e doglia parturie.

>,

Purgatorio: Canto XXII

Gia` era l'angel dietro a noi rimaso,
l'angel che n'avea volti al sesto giro,
avendomi dal viso un colpo raso;

e quei c'hanno a giustizia lor disiro
detto n'avea beati, e le sue voci
con 'sitiunt', sanz'altro, cio` forniro.

E io piu` lieve che per l'altre foci
m'andava, si` che sanz'alcun labore
seguiva in su` li spiriti veloci;

quando Virgilio incomincio`: acceso di virtu`, sempre altro accese,
pur che la fiamma sua paresse fore;

onde da l'ora che tra noi discese

Purgatorio: Canto XXI

a sete natural che mai non sazia
se non con l'acqua onde la femminetta
samaritana domando` la grazia,

mi travagliava, e pungeami la fretta
per la 'mpacciata via dietro al mio duca,
e condoleami a la giusta vendetta.

Ed ecco, si` come ne scrive Luca
che Cristo apparve a' due ch'erano in via,
gia` surto fuor de la sepulcral buca,

ci apparve un'ombra, e dietro a noi venia,
dal pie` guardando la turba che giace;
ne' ci addemmo di lei, si` parlo` pria,

dicendo; >.

Purgatorio: Canto XVIII

Posto avea fine al suo ragionamento
l'alto dottore, e attento guardava
ne la mia vista s'io parea contento;

e io, cui nova sete ancor frugava,
di fuor tacea, e dentro dicea: 'Forse
lo troppo dimandar ch'io fo li grava'.

Ma quel padre verace, che s'accorse
del timido voler che non s'apriva,
parlando, di parlare ardir mi porse.

Ond'io: si` nel tuo lume, ch'io discerno chiaro
quanto la tua ragion parta o descriva.

Pero` ti prego, dolce padre caro,
che mi dimostri amore, a cui reduci

Purgatorio: Canto XIV

prima che morte li abbia dato il volo,
e apre li occhi a sua voglia e coverchia?>>.

domandal tu che piu` li t'avvicini,
e dolcemente, si` che parli, acco'lo>>.

Cosi` due spirti, l'uno a l'altro chini,
ragionavan di me ivi a man dritta;
poi fer li visi, per dirmi, supini;

e disse l'uno: nel corpo ancora inver' lo ciel ten vai,
per carita` ne consola e ne ditta

onde vieni e chi se'; che' tu ne fai
tanto maravigliar de la tua grazia,
quanto vuol cosa che non fu piu` mai>>.

Purgatorio: Canto XIII

Noi eravamo al sommo de la scala,
dove secondamente si risega
lo monte che salendo altrui dismala.

Ivi cosi` una cornice lega
dintorno il poggio, come la primaia;
se non che l'arco suo piu` tosto piega.

Ombra non li` e` ne' segno che si paia:
parsi la ripa e parsi la via schietta
col livido color de la petraia.

>,
ragionava il poeta, che troppo avra` d'indugio nostra eletta>>.

Poi fisamente al sole li occhi porse;
fece del destro lato a muover centro,

Purgatorio: Canto XII

Di pari, come buoi che vanno a giogo,
m'andava io con quell'anima carca,
fin che 'l sofferse il dolce pedagogo.

Ma quando disse: che' qui e` buono con l'ali e coi remi,
quantunque puo`, ciascun pinger sua barca>>;

dritto si` come andar vuolsi rife'mi
con la persona, avvegna che i pensieri
mi rimanessero e chinati e scemi.

Io m'era mosso, e seguia volontieri
del mio maestro i passi, e amendue
gia` mostravam com'eravam leggeri;

ed el mi disse: buon ti sara`, per tranquillar la via,

Purgatorio: Canto XI

non circunscritto, ma per piu` amore
ch'ai primi effetti di la` su` tu hai,

laudato sia 'l tuo nome e 'l tuo valore
da ogni creatura, com'e` degno
di render grazie al tuo dolce vapore.

Vegna ver' noi la pace del tuo regno,
che' noi ad essa non potem da noi,
s'ella non vien, con tutto nostro ingegno.

Come del suo voler li angeli tuoi
fan sacrificio a te, cantando osanna,
cosi` facciano li uomini de' suoi.

Da` oggi a noi la cotidiana manna,
sanza la qual per questo aspro diserto

Pages

Subscribe to RSS - Italian